SPOLETO – “Ero piccolo, mio padre mi portò al campus estivo al Circolo Tennis di Spoleto e per la prima volta a mettermi la racchetta in mano fu il Maestro Marco Mainini”. Nicola Rambotti, spoletino di 44 anni ricorda bene il suo primo giorno in un campo da tennis e martedì, quando casualmente ha incontrato il Presidente FITP Umbria Roberto Carraresi il nastro del film si è velocemente riavvolto per un’amarcord di quasi 40 anni. La sorte ha voluto che al momento di incontrare Carraresi, ovvero il presidente del suo primo circolo, Nicola avesse con se il trofeo vinto dal suo allievo Gabriele Vulpitta domenica a Wimbledon e la foto è stata inevitabile. Il giovane tarantino che si allena alla Tennis Trainig School Foligno in coppia con il ceco Jakub Filip ha vinto il titolo di doppio Junior.

Ad assisterlo sugli spalti c’era proprio il suo allenatore, Nicola Rambotti che difficilmente riesce a descrivere la gioia provata, dopo l’ultimo punto. Quello di domenica per il bravo allenatore spoletino è l’apice di un percorso iniziato a ottobre con tre giovani classe 2005 Lorenzo Sciahbasi, Gabriele Vulpitta e Fabio De Michele, seguiti personalmente proprio da Rmabotti.

I tre giovani tennisti, inseriti nel progetto FITP talenti Junior a gennaio erano oltre la posizione 100 della classifica mondiale Junior.  L’ascesa parte dalla Tunisia a gennaio ed i tre talenti azzurri scalano le posizioni fino a conquistare il diritto di paretecipare al primo Slam Jr della carriera. Buona la prima perché al Roland Garros Sciahbasi raggiunge gli ottavi di finale in singolare, poi in coppia con Vulpitta sfiora il sogno di vincere il torneo di doppio, svanito solo in finale. Se a Parigi Vulpitta c’era andato vicino a Londa ha centrato uno storico obiettivo, regalando alla Tennis Training School Foligno del fondatore Fabrizio Alessi uno storico titolo. Coach Rambotti non pensa al futuro, ma si limita a dire “abbiamo ancora uno Slam da giocare quindi ora ci prepariamo per gli Australian Open”.

Umilità, passione, lavoro e grande determinazione sono gli ingredienti di un successo che per Coach Rambotti arriva dopo circa 20anni di carriera, iniziata anche nelle vesti di istruttore sui campi di via dei Cappuccini a Spoleto. Poche parole per parlare della sua carriera: “Certe volte mi domando se questa e la fino o l’iinzio della mia carriera…”

Wimbledon?
“Si respira la storia del tennis, questo è il torneo della storia, li è stata giocata la partita più lunga del mondo. L’atmosfera è particolare.  È diverso dal Roland Garros, a Parigi c’è più sensazione di sfida”.

La mattina presto entri, ti siedi sulle tribune del centrale e ti godi il silenzio assoluto, poco dopo tutto il mondo è li dentro è una sensazione incredibile…”











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