SPOLETO (stefano gobbi) – Un gol importante domenica scorsa per un pareggio della Ducato sofferto ma meritato. Francesco Brevi (foto) è una delle scommesse giovanili su cui la Ducato Spoleto punta per iniziare (con forze proprie) un futuro di soddisfazioni sportive.

‘Figlio d’arte’ ma per seguire le orme paterne si devono avere doti fisiche e umane notevoli e Francesco quando parla del padre e del fratello ‘Tommi’ (Tommaso ndr) lo fa con semplicità e leggerezza, senza strafare e con una umiltà non facile da trovare nel mondo del calcio. Domenica al 92′ contro il Branca ha segnato la sua prima rete in Eccellenza ed ha regalato un bel punto alla sua Ducato Spoleto.

Il gol di domenica: mi racconti le tue sensazioni? Cosa hai provato?
“Senza dubbio ho provato molta felicità per me ma più che altro per la squadra che non ci teneva a perdere un’altra volta contro il Branca per un gol dubbio allo scadere”.

Mi racconti la tua carriera da piccolo ad ora?
“Io ho iniziato a giocare a 6 anni alla Voluntas Spoleto, poi con la fusione delle società sono andato alla Ducato tre anni fa”.

Anche tuo fratello gioca in Eccellenza, mi dai un giudizio e mi dici le differenze tra te e tuo fratello?
“Tra me e Tommi la differenza più grande, secondo me, è il ruolo in campo e la tecnica. Lui è più bravo di me”.

Tuo papà ha giocato nel calcio professionistico e tu dove vuoi arrivare?
“Mi sto impegnando molto per arrivare dove è arrivato lui, spero che un giorno si realizzi questo mio sogno. Rivedere le sue partite è molto stimolante”.

Avere un papà con una carriera importante cosa ha portato a Francesco?
Mi ha insegnato molto dal punto di vista tecnico e tattico ma fondamentalmente nella cattiveria agonistica”.

Con il gol di domenica hai dato un calcio alla sfortuna pre-natalizia e adesso che obiettivi ti poni?
“Adesso devo giocare ed allenarmi come facevo prima per rimettermi in carreggiata”

Fare calcio nel migliore dei modi che impegno richiede ad un ragazzo 18enne?
“Il calcio per me è molto importante, mi ci metto di impegno e faccio anche tanti sacrifici”

In cosa pensi di dover migliorare e invece in cosa già ti senti sicuro?
“Devo migliorare molto nella tecnica e nell’impostazione…mi sento sicuro principalmente nell’aspetto dell’atteggiamento”.

A chi vorresti assomigliare come calciatore e quale squadra tifi?
“Interista sfegatato. Mi ispiro a Skriniar, mi piace molto come gioca”

Questa è una riflessione di mister Matteo Di Tanna che ti stima moltissimo “Peccato quando s’è ammalato…se la meritava quella convocazione con Giannichedda in under19”.

Tu cosa ne pensi?
Francesco riordina le idee e poi con sicurezza afferma: “La pericardite mi ha fortificato. Al mister devo tutto. È quello che mi ha insegnato a giocare bene, lo ringrazio tantissimo anche per aver creduto in me e per l’opportunità che mi ha dato, insieme alla società”.

Poche parole. Quelle giuste. A Francesco interessano più i fatti che le parole. Lo si vede sempre in campo anche quando altri ‘osservatori’ faticano a capire i suoi sforzi. Lui è abituato a combattere in campo, sempre. Sia che giochi il sabato con la juniores o domenica con la prima squadra. Proprio come sabato scorso quando entrato all’inizio del secondo ad Orvieto con la Juniores ha contribuito in maniera determinate alla vittoria della Ducato nella ‘battaglia’ sotto la Rupe o domenica quando entrando all’inizio del secondo tempo, ha giocato una partita su livelli tecnici ottimali e ha segnato un gol molto importante facendosi beffa delle teorie dei ‘sapientoni del calcio’ che ‘uccidono’ gli under non facendoli giocare il sabato perché (forse) servono la domenica (per giocare solo 10 minuti.

Bravo Francesco hai insegnato qualcosa anche ai “sapientoni” del calcio nostrano. Tu hai solo un dovere proseguire nella strada intrapresa sperando ti porti il più lontano possibile: in bocca al lupo.











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