FOLIGNO (di Gabriele Grimaldi) – Ieri il Foligno Calcio è tornato a lavorare in campo per preparare l’amichevole di giovedì con la Pistoiese al Blasone. Oggi i falchi sono attesi da una doppia seduta al Blasone e ne abbiamo approfittato per fare una chiacchierata con il direttore sportivo Manuel Colavita.

Quali sono le prime impressione del direttore sportivo su questi ragazzi?

Ci sono Under che conosciamo e che ormai trattiamo come Over. Penso a Dell’Orso che è una garanzia, ma anche a Tall a cui Dante (Rossi ndr) ha dato una grandissima mano e oggi per mentalità si comporta come un Over. Ci sono stati rientri dai prestiti importanti come Currieri (2003) dalla Ternana e Piemarini (2005)  dal Gubbio che nonostante la giovane età possono dimostrare ancora tanto. E poi tanti altri, penso alla conferma di Cicatiello (2002) che l’anno scorso ha trovato poco spazio, ma quest’anno sono convinto che ci regalerà grosse soddisfazioni. Sono giovani ma, chi più e chi meno, hanno già la giusta esperienza. La cosa che è piaciuta molto a me e al mister dopo l’amichevole col Cosenza è che ogni giovane, anche quelli che conoscevamo meno e che volevamo valutare per capire chi potrà scendere in campo per la prima di coppa e di campionato, ci ha messo in difficoltà, nonostante il divario con il Cosenza. Non c’è stato giocatore per cui potremmo dire che ha giocato male o non può far parte del Foligno. Il fatto che ci hanno messo in difficoltà è positiva. Non possiamo tener e 46 tesserati in prima squadra e stiamo lavorando per sfoltire la rosa. Abbiamo fatto alcuni prestiti e un paio di cessioni. Stiamo lavorando nella direzione giusta. Adesso stiamo per definire tutto quello che riguarda il settore giovanile. Faremo tutte le categorie agonistiche più gli esordienti. siamo al 99%. Adesso mister Cotroneo sta lavorando per dare ai nuovi un senso di responsabilità per la casacca che indossano che è più pesante di altre”.

Oltre ai giovani, arriverà qualche giocatore più esperto per rinforzare la rosa?

Sicuramente interverremo sul mercato. Ora c’è questa urgenza per cui se non si fanno colpi di mercato nei primi giorni, non sei nessuno. Vogliamo inserire qualcuno che possa dare una mano ai giovani a crescere con l’esperienza. Ci sono giocatori che sono davvero forti ed esperti ma che si sentono prime donne e giocatori alla Dante Rossi che è esperto e incita i giovani, è il primo ad arrivare agli allenamenti e l’ultimo ad andare via, dando così un esempio diverso. Noi cerchiamo una figura di questo tipo e non il botto di mercato. Ecco perché altri profili, piuttosto che farli smettere, per altri motivi non sportivi hanno deciso di allontanarsi, non gli ho tagliato le gambe. Mi riferisco a Di Nicola che avrebbe potuto fare al caso nostro, ma che per motivi personali si è trasferito ad Ancona e logisticamente era impossibile farlo giocare qui. Lui ci ha chiesto questo favore, sarebbe stato molto contento di giocare per la prima volta al Foligno. Era addirittura intenzionato a smettere e gli ho detto che sarebbe stato brutto smettere. Così gli ho proposto di andare in prestito lì vicino dove può divertirsi e fare bene. Arriveranno comunque altri profili, ci stiamo lavorando. Già abbiamo tre portieri over e faremo delle presentazioni dei nuovi acquisti. Qualcuno è stato preso e si è visto col Cosenza. Sulla difesa mi sento abbastanza sicuro, ci siamo confrontati col mister su questo e seppur giovani i difensori danno garanzie. Mancano un paio di tasselli a centrocampo e in avanti, ci stiamo lavorando e interverremo”.

C’è un altro obiettivo per il Foligno del futuro?

Sarebbe bello se in un comune piccolo come il nostro unificare gli 8 settori giovanili delle 8 squadre. solo 3 hanno la prima squadra. lavorare per un’identità sarebbe un sogno a livello di immagine, sportivo, unione e di tifo. capisco che un po’ c’è stata la mentalità per cui ognuno cura il proprio orticello. però sarebbe per me un sogno e qualcosa di veramente a bello a prescindere dalla nostra società, per la nostra piazza. Sarebbe tanta roba unire le forze in una piazza così. Noi pensiamo a fare il nostro e a  crescere”.

Che rassicurazione vorresti dare ai tifosi che sono scettici sul progetto Foligno in corso?

Ci sono pro e contro di una piazza così calorosa. Se non dici nulla per un paio di giorni arrivano le contestazioni, se fai bene è la parte dell’obbligo tuo. Noi ,come abbiamo dimostrato in questi ultimi due mesi, non vogliamo né replicare né fare polemica mettendoci sul piano di persone che parlando, non avendo moltissimi impegni durante la giornata, farebbero di tutto per avere un paio di like. Noi vogliamo dimostrare quel che abbiamo fatto. Sono state pubblicate foto di un anno fa dicendo che lo stadio era in abbandono. Invece penso che col Cosenza il campo era in ottime condizioni e anche loro ci hanno fatto grossi complimenti. Oppure è stato detto che non avevamo giocatori per la prima amichevole e invece ne avevamo tanti. O di non fare interventi o di non avere una visione con l’amministrazione comunale e di non collaborare e invece la gradinata si sta per ultimare ed è partito l’intervento all’interno degli spogliatoi. Per cui la terza amichevole non la faremo qui, proprio per sistemare tutto lo stadio. Rispondiamo coi fatti che è la cosa migliore. Penso al campo, ai giocatori e all’iscrizione stessa. Da una parte ci è di stimolo che si parli solo del Foligno, vuol dire che è una cosa a cui ci si tiene. Dall’altra dico che se oggi il Foligno gioca è grazie alla famiglia Colavita, altrimenti a novembre sarebbe fallito. Non pretendo un grazie, ma un pizzico di fiducia in più visto che abbiamo dimostrato che se oggi qualcosa c’è è grazie a noi. I tifosi veri l’hanno un po’ capito, altre persone non mi sento chiamarli tifosi. Io sono dell’idea che, se sei tifoso, stadio e giocatori non vanno toccati. Poi si può dire che il direttore sportivo – come leggo – taglia l’erba e fa le strisce…io penso che dovrebbe una cosa apprezzata, non me ne vergogno. Io come tutto lo staff non ci tiriamo indietro a fare nessuna cosa. Invece 9 volte su 10 quel che si fa, si sbaglia… Ecco perché siamo per poche parole, poche promesse – mantenute – e tanti fatti”.

LA ROSA ATTUALE

PORTIERI: Lorenzo Bocci (2000), Valerio Nardi (1999), Edoardo Ceccarelli (1995)

DIFENSORI: Leonardo Bocci (2003), Moussa Tall (2003), Emanuele Caruso (1999), Gabriele Azzarelli (2001), Flavio Currieri (2003), Mario Dell’Orso (2003), Samuele De Simone (2003), Jasmine Isaki (2003)

CENTROCAMPISTI: Filippo Bacchi (2002), Alessio Cicatiello (2002), Simone Abbate (2002), Giacomo Gorgoni (2003), Cristian Massa (2002), Edoardo Piermarini (2005), Edoardo Chiucchiù (2003)

ATTACCANTI: Daniele Paffarini (2003), Luigi Miccio (1998), Gianluca Pucci (2003)











Commenti