BEVAGNA (R.M.) – La grande gioia può finalmente liberarsi. Il Bevagna si prende la Promozione al termine di un campionato entusiasmante, al termine di un duello all’ultimo sorpasso e controsorpasso con il Palazzo. La sfida decisiva quella in casa della Grifo Cannara, vinta nel finale: qualche brivido per un traguardo che rischiava di sfumare. Sarebbe stato un peccato, perché allo “Spoletini” i canarini erano seguiti da un foltissimo e caloroso pubblico, che alla fine ha potuto esultare. La festa poi è continuata fino a tarda ora per le vie di Bevagna: un paese colorato totalmente di gialloblù.«Ancora non ho realizzato – dice il presidente Cesare Fontetrosciani -. Quella di ieri è stata una bellissima emozione, fortissima. Pensate, mi sono anche commosso e non mi era mai successo. Quando sono entrato in campo alla fine della partita non capivo nulla, ho abbracciato tutti. È stata una favola».

Una promozione partita da lontano:
«Abbiamo centrato l’obiettivo anche in anticipo rispetto alla programmazione che avevamo fatto. Avevamo già gettato delle ottime basi dal nostro ingresso, visto che nelle stagioni precedenti al Covid avevamo centrato i play off. Le nostre armi sono state l’umiltà e la condivisione. Adesso imposteremo un nuovo progetto con i piedi per terra, ponderando tutto, con basi solide. Quando ci siamo resi conto di poter vincere? Non c’è stato un momento preciso, ma passo passo, quando abbiamo visto che in casa non perdevamo un colpo, la convinzione è salita. Abbiamo iniziato a recuperare punti e soprattutto, quando abbiamo subito il controsorpasso, non ci siamo demoralizzati».

Un’arma importante è stata anche quello del tifo e del sostegno del paese:
«Il tifo è stato fantastico e ci ha dato una carica meravigliosa. Ieri a Cannara ho acquistato un bel po’ di biglietti per i nostri supporters: glielo dovevo, dato che in settimana e nei giorni passati hanno lavorato tantissimo per noi. Il paese ha reagito benissimo: ha pagato la nostra politica di privilegiare i giocatori locali, che avevano iniziato anche dalle giovanili, e attaccati alla maglia. Non abbiamo promesso la luna, ma la verità. Tutta Bevagna evidentemente ci ha capito. Il nostro è diventato un ingranaggio perfetto».

Impossibile non dare qualche merito:
«Penso a Silvestro Taccucci, l’allenatore, che forse ha avuto l’impegno più grande; lui è stato il promotore di questa “scommessa” all’inizio, insieme a David Ricci, Emanuele Rosi e il compianto Claudio Palini. Tantissime sono le persone che hanno dato il loro contributo: è stata una sinergia di forze messe insieme che ci ha permesso di raggiungere la Promozione ed anche di ricostruire il Settore Giovanile».
Una dedica? «È per tutto il paese!».











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