SPOLETO – “Lo sport non è un aspetto marginale della nostra attività sociale, ma sicuramente è un’attività importante per i giovani”. Sono le parole del Commissario Tecnico della Nazionale di Nuoto Cesare Butini, testimonial d’eccezione della riapertura della piscina comunale “Pallucchi” che, dopo oltre due mesi di stop, torna a disposizione degli oltre 60 giovani atleti della Spoleto Nuoto e non solo.

Dalla cittadina umbra la FIN ha lanciato ufficialmente un forte segnale di ripartenza in un momento difficile dovuto alla pandemia e di conseguenza alla prescrizioni governative che come noto prevedono, già da oltre due mesi, la chiusura delle piscine. La FIN ed il CONI si sono fortemente impegnate per evitare che l’attività degli atleti si fermasse e quindi ad oggi sono consentiti gli allenamenti, ma a causa degli elevati costi di gestione degli impianti non tutti hanno la possibilità di allenarsi.

Anche i ragazzi della Spoleto Nuoto per due mesi sono stati costretti a spostarsi a Terni, ma ora grazie alla collaborazione tra la società, il gestore cooperativa Azzurra ed il Comune che finanzia in parte l’operazione, finalmente sono tornati a casa.

Per l’occasione ieri a bordo vasca ad attendere il Commissario Tecnico Butini erano presenti il Presidente della Spoleto Nuoto Luciano Pizzoni, il Presidente della Azzurra Antonello Volpi, il consigliere comunale con delega allo sport Massimiliano Montesi, il Presidente Fin Umbria Mario Provvidenza con i tecnici spoletini Piero Santarelli e Daniele Luciani.

“Siete fortunati ad avere la possibilità di allenarvi nella vostra piscina”. Il CT azzurro, ospite ancora una volta a Spoleto grazie alla grande amicizia che da anni lo lega al tecnico Piero Santarelli, ha parlato ai ragazzi della Spoleto Nuoto proprio nel giorno della notizia dell’annullamento dei Criteria che non si terranno più a Riccione, ma come in estate saranno dislocati nelle varie sedi regionali. Una notizia che non piace ai nuotatori spoletini che anche per l’edizione 2021 avrebbero ricopero un ruolo da protagonisti in un evento che a detta dello stesso Butini rappresenta uno dei momenti più importanti dell’intera attività della FIN.

 

 

 

 

 

 











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