FOLIGNO – “Prima di parlare è opportuno informarsi”. Sono le parole a caldo del Presidente del Foligno, Simone Filippetti, dopo l’intervista ad uno dei tifosi più storici del Foligno Calcio, Alessandro Bianchini, pubblicata da valleumbrasport.it qualche giorno fa.

Bianchini che si definisce “eretico” dice “La mia speranza è che il Foligno torni nelle mani di un presidente folignate con una grande passione… un presidente che possa garantire la solidità finanziaria alla società e un progetto per il futuro… A Foligno insomma c’è bisogno di aria nuova e di gente nuova”.

Premesso che non ho mai visto questo signore allo stadio e non ho avuto quindi il piacere di conoscerlo, voglio ricordargli che io sono un imprenditore non di Foligno, ma umbro. Sono molto affezionato a questi colori, come lo sono tutti i mieli collaboratori. Per noi questo è il primo anno di gestione, quindi siamo nuovi. Quando abbiamo preso questa società sapevamo benissimo che il primo obiettivo doveva essere quello di risanare i conti. La situazione era molto critica  e quindi questa sarebbe dovuta essere una stagione transitoria e di sofferenza. È vero che le ultime gestioni sono state a dir poco disastrose e sono arrivate due retrocessioni di fila, ma voglio precisare che stiamo pagando anche debiti risalenti al 2017, quindi chi vuole capire capisca…

Ad oggi comunque posso dire che nell’arco di meno di un anno abbiamo risanato circa l’80% dei debiti. Siamo partiti dall’impianto sportivo, ad agosto, siamo stati accusati di non fare la manutenzione al campo, invito il signor Bianchini a venire a vedere oggi il manto erboso del Blasone. Voglio anche ricordare che il Foligno Calcio sostiene i conti di gestione dell’impianto che, a causa dei mancati interventi di ammodernamento degli impianti di luce e gas, sono particolarmente onerosi. Nonostante ciò consentiamo alle altre società di utilizzare l’impianto a tariffe comunali. Abbiamo sistemato con la Fulginium anche la questione relativa all’impianto di Corvia.

Il nostro progetto sportivo
è un progetto calibrato sul budget, assorbito, come detto, in gran parte dal risanamento economico. Nonostante le numerose difficoltà incontrate ad agosto, siamo riusciti ad allestire una squadra composta prevalentemente da giovani. Quando c’è stato bisogno siamo intervenuti per apportare delle modifiche, inserendo nuove figure (Direttore Sportivo, Allenatore e nuovi giocatori) e siamo riusciti a centrare l’obiettivo iniziale ovvero quello della salvezza.

settore giovanile
Abbiamo vinto il campionato Juniores A2 riportando a Foligno la massima serie. L’anno prossimo saremo gli unici a Foligno a disputare la A1. Le porte del Foligno inoltre sono aperte, abbiamo manifestato l’intenzione di collaborare con le altre società e siamo pronti a mettere a disposizione il nostro marchio.

Marchio registrato
Abbiamo anche registrato il marchio Foligno Calcio, perché è questa la società che vanta una storia quasi centenaria di cui oltre il 50% tra serie C e D.

Siamo dei bravi papà?
Come tutti sanno, mio figlio, con il mercato di dicembre, non gioca più al Foligno. Questo l’ho fatto solo per evitare polemiche, ma se un ragazzo è bravo può giocare anche se il papà è presidente. A parlare è il campo….

Fusione?
Si, ho sentito parlare di fusione più di una volta. La fusione si fa in due, la nostra porta è sempre aperta. Io sono un imprenditore umbro, voglio parlare con gli imprenditori dell’altra società che dovrebbe partecipare alla fusione. Il pesce grande mangia il pesce piccolo? Ma qual’è il psce grande?

Recuperare credibilità e fiducia
La cosa più difficile per noi, dopo i disastri degli ultimi anni, è stata recuperare fiducia e credibilità. I tifosi sono tornati allo stadio e ci hanno ridato fiducia, i rapporti con l’amministrazione comunale sono buoni, ora siamo pronti a coinvolgere gli imprenditori locali.

Il futuro?
Entro breve ci metteremo al tavolo per programmare…

Ora chiedo al tifoso “eretico” Bianchini cosa avremmo dovuto fare di più per farlo tornare al Blasone…

 

BUONA PASQUA A TUTTI E FORZA FOLIGNO…











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