SPOLETO – Dopo Adriano Panatta un tennista italiano torna ad occupare uno dei primi 4 posti della classifica mondiale. Tutti i giornali ed i TG parlano dell’impresa a Pechino di Jannik Sinner, che sta riscrivendo la storia del tennis italiano e che già da qualche anno insieme a Fabio Fognini, Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Lorenzo Sonego ed in ultimo Matteo Arnaldi (ma prima le donne Pennetta, Vinci, Schiavone ed Errani)  hanno riportato questo affascinante sport ai vertici mondiali. Il tennis è storia, tradizione, fascino e l’Italia in questo particolare momento sta vivendo il cosiddetto “boom del tennis”.

La crisi del tennis a Spoleto
La città di Spoleto però non approfitta di questo “momento magico” ed il tennis è addirittura a rischio default. La situazione è piuttosto critica e i numeri parlano chiaro. Rispetto al 2018 (prima dell’inizio dei lavori di restyling del circolo Tennis di via dei Cappuccini) la città del Festival vanta oggi un campo in meno. Il vecchio Ct Spoleto contava ben 4 campi, mentre il nuovo circolo, ancora interessato dia lavori di riqualificazione, ne conta ad oggi solo 3 (due in terra ed uno in cemento), nonostante il progetto iniziale ne prevedesse ben cinque e tutti i terra. L’illuminazione dei due campi in terra non è ancora stata completata (manca un lampione) ed il pallone invernale (almeno fino all’anno scorso) non è dotato dell’impianto di riscaldamento. Non va meglio al Circolo Tennis Montarello che può contare su tre campi coperti d’inverno. Montarello però come ben noto è alle prese con gli abusi edilizi e con la recente sentenza del Tar dell’Umbria che ha ribadito la demolizione di alcuni manufatti irregolari. Ora a quanto pare l’inverno sarebbe salvo, ma è chiaro che una soluzione per il futuro deve essere individuata. Il Comune avrebbe proposto la delocalizzazione del Ct Montarello in viale Marconi, ma in quali tempi? Insomma vista l’attuale situazione il futuro del tennis spoletino è a rischio.

Gli appassionati di tennis sono piuttosto preoccupati, ma la soluzione è dietro l’angolo perché basterà vendere le racchette da tennis e comperare quelle da padel per continuare a giocare con una pallina gialla fosforescente che è simile ma non uguale.

Si perché come riporta l’articolo del quotidiano La Nazione del 29 settembre a Spoleto entro breve ci saranno ben 22 campi da padel.

“Spoleto città dei campi da padel? È quanto si prospetta entro breve, perché dopo il boom durante la pandemia più imprenditori hanno pensato che questo divertente sport, che deriva dal tennis, avrebbe potuto garantire un investimento sicuro e magari anche un facile guadagno. E allora entro qualche mese la città di Spoleto si potrebbe ritrovare con ben 22 campi da padel”.

La storia spoletina del padel
Il primo campo è stato realizzato nel 2018 al resort Fontepino che poi successivamente ne ha aggiunti altri due poi è arrivato il GP padel di Santo Chiodo con altri tre campi. Il vecchio circolo tennis Spoleto, in via del Cappuccini, può contare su cinque campi (due coperti), mentre all’agriturismo Agrileisuretime della frazione di Terraia ce ne sono altri due per un totale di 13 campi già fruibili. Non finisce qui però, perché nella frazione di Santo Chiodo si è in procinto di aprire un centro sportivo indoor con altre 4 campi ed il comune di recente ha dato via libera al project financing proposto dalla “PolaSport Spoleto” per la riqualificazione del palatenda di via Laureti (ex centro vaccinale) che ospiterà altri quattro campi. L’ultimo campo, in ordine di tempo, in via di realizzazione sorgerà nella frazione di San Giacomo, in prossimità della chiesa e a realizzarlo è lo stesso Comune nell’ambito dei lavori di riqualificazione dell’ex campo da calcio. Insomma nel 2024 il numero di campi da padel in rapporto con la popolazione potrebbe essere doppio rispetto a quello della Spagna dove questo sport è molto praticato.

L’opinione del Maestro di padel
“In Spagna
– afferma il maestro Federale Pierluigi Porzi nell’intervista pubblicata da La Nazione  – il rapporto è di un campo da padel ogni 3500 abitanti. Ai 22 campi di Spoleto dobbiamo aggiungere anche gli 8 che si trovano nel comune di Trevi. Il numero dei praticanti dopo la pandemia è notevolmente sceso. Ad oggi le tariffe rimangono fisse, 10 euro a giocatore ogni ora e mezzo e aumentano di due euro circa durante il periodo invernale quando si riducono le ore di gioco. In estate si gioca anche fino a mezzanotte mentre d’inverno difficilmente si va oltre le 22. In questo momento l’offerta è notevolmente maggiore della domanda. L’unica soluzione per tentare di colmare questo gup è quella di investire sui giovani cercando di creare una cultura del padel come avviene già da tempo in Spagna o in Argentina. È chiaro che questo è un progetto a lungo termine, che richiede anni per raccogliere i risultati, ma a mio parere è l’unica soluzione per sopravvivere”. 

Per conlcudere: Se chiedete ad un bambino “chi è il tuo idolo”, ti risponderà “Nadal, Djokovic, Federer o al massimo Sinner o Alcaraz…”, ma se gli chiedete “chi è il campione del mondo di padel” dirà: “Chi? Cosa stai dicendo?”…

 











Commenti