SERVA GARDENA –  Come sempre molto nutrita la partecipazione del MTB Club Sploleto alla HERO SudTirol Dolomites. Questa undicesima edizione della maratona di mountain bike più dura al mondo, con i suoi 86 chilometri e i 4500 metri di dislivello, rappresentava la ripartenza dopo un anno di stop forzato a causa della pandemia. Anche questa manifestazione, come tutte quelle cui stanno partecipando gli atleti spoletini in questi mesi, ha messo al primo post i protocolli anticontagio, permettendo agli atleti di poter vivere tranquillamente il sogno di poter partire da Selva di Valgardena e portare a compimento il percorso.

L’ottima giornata dal punto di vista meteo ha permesso ai bikers di godersi appieno il percorso, reso comunque proibitivo dal fatto che, fino a pochi giorni fa era ancora innevato. Il lavoro del comitato organizzatore è stato durissimo, ma è stata comunque decisa una piccola modifica al percorso che lo ha reso ancora più lungo e complicato. Tecnicamente ostiche le zone pulite dalla neve in extremis e tempi inevitabilmente più alti rispetto alle scorse edizioni.

Riguardo ai portacolori del MTB Club, nonostante l’assenza del Leone Lancia, alle prese con il recupero della clavicola fratturata in gara, sono stati sei coloro che sono riusciti a portare a termine il percorso: meno di 7 ore e mezzo per un ottimo Luca Tizi (48mo della sua categoria), che ha preceduto di pochi minuti Settimio Crispini. Molto bene anche Marco Buompadre e Gianluca Paloni che hanno chiuso dentro le otto ore e mezzo. Dignitose anche le prove di Simone Pettinari (meno di 11 ore) e Alessio Silvestri, che ha chiuso poco sopra le 11 ore e mezzo. Peccato per i problemi tecnici che hanno frenato Paolo Cedoni ed Alessandro Benedetti, cui va il merito di averci provato e che saranno più fortunati in una prossima edizione.











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