SPOLETO (stefano gobbi) – Un acquisto importante nello scorso campionato di Eccellenza. Quest’anno non cambia squadra, rimane alla Ducato Spoleto e con Lamin Ceesay forma una delle migliori coppie di difensori centrali del campionato di Promozione. Un gol in Eccellenza l’anno scorso e due quest’anno in Promozione. L’ultimo proprio domenica scorsa a Campitello. Non è un ruolino di marcia ‘top’ per un attaccante ma per un difensore sì. Parliamo di Gianluca Cacciotti da Frascati (1996). Centrale difensivo che ha il compito di impedire agli attaccanti avversari di segnare e, soprattutto, quello di insegnare ai più giovani i movimenti più importanti in campo per un calciatore.

Gianluca da giovane è cresciuto in Società dove costruire calciatori è di vitale importanza. La sua notevole esperienza in Serie D lo porta ad essere uno dei migliori centrali difensivi che calcano i rettangoli verdi della nostra regione.

Per una Società come la Ducato Spoleto, che si affida a molti giovani, avere in rosa calciatori ‘esperti’ come Gianluca Cacciotti è di vitale importanza.

Anno di nascita 1996. Calcisticamente sei cresciuto in quale società?
“Sono cresciuto nella Tor Tre Teste, uno dei settori giovanili dilettantistici più importanti d’Italia”.

Poi giochi in Serie D col Cynthialbalonga, quindi il Potenza, la Vastese, l’Olbia, il Cynthia 1920, la Lupa Frascati e il Lanusei infine approdi a Spoleto con la Ducato. Difensore centrale, 165 presenze in serie D. Cos’è il calcio per Gianluca Cacciotti?
“Il calcio per me è ‘vita’. Faccio questo sport da quando sono piccolino ed ogni anno che passa sono sempre più orgoglioso ed entusiasta di praticarlo”.

Quali sono le più belle soddisfazioni che hai avuto?
“La più bella soddisfazione in assoluto che ho avuto nel panorama calcistico è quella di vincere il Play Off di Serie D con l’Olbia in finale contro la Torres”.

C’è qualche momento in cui qualcosa non è girata per il verso giusto?
“Come in tutti gli sport il ‘periodo no’ c’è sempre, l’importante è essere bravi a rialzarsi e continuare a fare la cosa che si ama”.

Hai disputato un campionato di Eccellenza e ora sei in Promozione, rispetto ad altre regioni che calcio si gioca in Umbria?
“Qui in Umbria si gioca un calcio molto tecnico con squadre blasonate”.

La Ducato Spoleto punta sui giovani con qualche figura d’esperienza (tipo Cacciotti) a fare da ‘chioccia’. Come ti vedi nel ruolo di guida per le giovani generazioni che si affacciano al calcio che conta e come sono cambiati i ragazzi di oggi?
“È sempre emozionante essere un esempio per questi ragazzi giovani. Un consiglio che posso dare a loro è quello di non smettere di sognare in quello che fanno e di dare sempre tutto loro stessi così non avranno rimorsi”.

L’anno scorso hai iniziato il corso di allenatore poi interrotto perché dovevi allenarti per disputare i play-out di Eccellenza. (Il calcio troppo spesso ingabbia le volontà dei propri ‘interpreti’ con regole assurde). Il tuo desiderio, quindi, è di poter allenare e trasmettere ai più giovani la tua esperienza come fai, oggi, in campo: cosa fai ora per preparare i giovani e quali sono i tuoi sogni futuri?
“Si ho iniziato lo scorso anno ad affiancarmi alla Juniores della nostra Società ed un giorno mi piacerebbe poter iniziare ad allenare a tutti gli effetti”.

La Ducato Spoleto è quarta in classifica. Dopo alcune battute a vuoto all’inizio, adesso la squadra esprime un buon gioco ed è più cinica sotto rete. Dove può arrivare questa squadra?
“Si abbiamo iniziato un po’ con il freno a mano tirato. Era abbastanza logico visto che avevamo alcuni ragazzi nuovi in squadra. Adesso abbiamo trovato la quadratura giusta, siamo una squadra forte con uno staff molto preparato. Siamo arrivati al quarto posto adesso e vogliamo migliorare la nostra classifica sempre di più”.

Come giudichi il girone B di Promozione? Come ti trovi a Spoleto?
“Il girone B di Promozione è un buon girone con squadre blasonate e preparate, alcune possono stare benissimo nella categoria superiore. La domenica le partite non sono mai scontate. A Spoleto mi trovo molto bene, per me è il secondo anno consecutivo, ho trovato un ambiente sano che mi ha accolto fin dal primo giorno come fossi un suo figlio e questo mi fa sentire orgoglioso di far parte di questa società”.

Raccontami il tuo sogno nel cassetto.
“Ho diversi sogni nel cassetto ma essendo scaramantico ne cito solamente uno: un giorno poter essere sulla panchina ad allenare una squadra di seria A, chissà!”

Gianluca Cacciotti è un giocatore di poche (ma essenziali) parole. Il suo obiettivo è allenare nello sport che più ama fin da quando era appena adolescente. Per realizzare questo sogno c’è bisogno di tanti ‘fatti’ e poche ‘parole’. In bocca al lupo!











Commenti