SPOLETO – I recenti mondiali su pista di ciclismo di Saint Quentin en Yvelines in Francia hanno regalato tante belle soddisfazioni all’Italia che nel settore della velocità vanta una lunga è prestigiosa tradizione anche a livello giovanile.

E tra i talenti azzurri del ciclismo su pista c’era anche la spoletina dell’UC Foligno Rebecca Bacchettini (foto), che un anno fa conquistava in Egitto ai mondiali Juniores una splendida medaglia di bronzo.

L’Italia aveva trovato un altro talento dello sprint e Rebecca classe 2004 lasciava ben sperare per il futuro della pista azzurra in rosa. Anche Foligno, Spoleto e l’Umbria delle due ruote celebravano la giovane campionessa e sognavano in grande.

Qualcosa però non è andato nel verso giusto e per diversi motivi, anche di carattere personale, Rebecca ha smesso di pedalare. Dopo aver lasciato la UC Foligno si era trasferita a Città di Castello e poi la decisione di fermarsi.

La pista non è la strada è richiede incredibili sacrifici per potersi allenare. I velodromo in Italia si contano sulle dita di una mano e per praticare questa particolare specialità del ciclismo ad alto livello si incontrano innumerevoli ostacoli e difficoltà. Tra questi ci sono sicuramente anche i costi perché per un atleta come Rebecca che gareggia a livello internazionale ci vogliono almeno 20mila euro l’anno.

Abbiamo perso un talento? Difficile dare una risposta perché salire nuovamente in sella non è difficile, ma ci vuole la volontà. Per il momento Rebecca si dedica allo studio, ma mai dire mai…

 

 

 

 

 

 

 











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