FOLIGNO (di Pato) – La brasiliana a disposizione di Luigi Battistone è talmente tanto tempo che milita nell’Atletico da essere diventata folignate nel cuore e beniamina dei tifosi che stanno sempre più amando questa squadra. Giovanissima quando è arrivata, ora è una delle chiocce delle biancoblù.

Edicarla Bisognin, come stai vivendo questa stagione in serie A? Sei partita dalla serie C e sei arrivata in A: è un sogno realizzato oppure ci hai sempre creduto?
É sempre stato un sogno per me; è vero che avevo già provato la sensazione di giocare la serie A con mia sorella nel Breganze. Ora che l’ho realizzato anche qui a Foligno non voglio che sia un punto di arrivo, ma questo sogno voglio continuare a coltivarlo come una cosa cui ho sempre creduto e per cui ho lavorato tanto.

Essere la sorella di una delle trascinatrici del Preci prima e della Ternana poi non deve essere stato comodo.
Con Juliana parliamo tutte le settimane delle partite e c’è un bellissimo rapporto. Anche lei all’inizio ha visto che faticavamo, perché non era facile adattarsi ad un livello così alto; poi abbiamo condiviso la felicità per la crescita della squadra e per essere arrivate a giocarci i play off.

Già… A salvezza praticamente acquisita si pensa ai play off, essere tra le prime otto d’Italia
Abbiamo fatto sin qui un bellissimo campionato e ci troviamo nella posizione di poter fare qualcosa di ancora più grande. Ce la metteremo tutta e sono convinta che si possa raggiungere questo obiettivo.

Anche per smorzare un po’ la delusione per non essere riusciti a passare un turno di Coppa Italia sembrato alla portata.
È stato veramente un grandissimo dispiacere non avere ottenuto la qualificazione alla Final Eight, un momento che sarebbe stato bellissimo da condividere per una squadra al primo anno di serie A. Prendiamo di positivo che questa sconfitta ci servirà come esperienza e per farci essere più forti nelle prossime occasioni.

Una crescita continua dell’Atletico passata anche attraverso il miglioramento individuale di Bisognin, diventata un vero cagnaccio in difesa e poi anche un’ottima realizzatrice.
Sento veramente di essere migliorata; come sento allo stesso modo di avere ulteriori margini, per adattarmi ad un livello così alto. Sono d’accordo sul fatto che, quando uno migliora la fase difensiva, il resto con il tempo arriva.

Per concludere: in un campionato così bello, qual è la giocatrice più difficile da affrontare?
Ce ne sono veramente tante ed è impossibile fare un nome solo; però, se dovessi sceglierne una, direi Debora Vanin.

E forse non è un caso sia uscito il nome della trascinatrice del TikiTaka, compagine seconda in classifica cui l’Atletico Foligno dovrà fare visita domenica prossima alle 18.











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