FOLIGNO – “Devi pagare 1100 euro entro 31 giorni, altrimenti…” Non è un pesce d’aprile e non sono neanche le parole rivolte ad una vittima dell’usura, ma è in sintesi quanto disposto dalla FIGC nei confronti della società di calcio a 5 Real Foligno.

Il caso in un momento d’emergenza come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia è a dir poco assurdo, perché se la società non riesce a pagare la multa rischia di capitolare. Il tutto nasce proprio a causa del Covid 19, ma partiamo dall’inizio.

La società del presidente Domenico Caso (foto), si iscrive regolarmente al campionato under 19 di calcio a 5. Inizia la stagione e i folignati disputano le prime due partite, poi a gennaio arriva lo stop dovuto al Covid. Al momento di ripartire il Real Foligno non ha più i giocatori perché i genitori, proprio a causa della pandemia, preferiscono non mandarli più a giocare a calcio a 5. La società fa del tutto per poter ripartire, ma nonostante i rinvii per cercare di giocare comunque le partite in programma è costretta a non presentarsi e viene multata per la prima partita di 100 euro, mentre per la seconda di 10 volte la prima sanzione ovvero 1000 euro (3 parzo).

La società vista la situazione, ritenendosi non colpevole, il 10 marzo scrive al giudice sportivo chiedendo l’annullamento delle multe, ma il giudice rigetta la richiesta. Il 25 marzo come se non bastasse il Real Foligno riceve una lettera a firma del segretario del Cru Figc con oggetto: “Richiesta pagamento sanzione”.

“Con la presente si comunica che l’importo delle sanzioni addebitate è pari a 1100 euro…si prega di saldare l’importo indicato entro e non oltre lunedì 4 aprile 2022.

In caso di mancato pagamento della somme indicata in ottemperanza alla disposizioni (…) un ispettore delegato del Comitato Regionale Umbria provvederà a riscuotere il suddetto importo, aumentato dalle spese di esazioni pari al 10% per un totale di euro 1210, prima dell’inizio della partita del campionato di serie C2 di calcio a 5 Nocera-Ral Foligno per venerdì 8 aprile 2022.

Nel caso in cui l’ispettore non abbia la possibilità di effettuare la riscossione prima dell’inizio della gara, a causa dell’inadempienza della società, lo stesso notificherà all’arbitro che la gara non potrà essere disputata. La società sarà assoggettata alle sanzioni previste dalle norme organizzative interne della FIGC”.

La stessa procedura sarà replicata prima della gara Real Foligno-Gubbio prevista per il 23 aprile.

Dopo questa lettera il Presidente Caso ha nuovamente replicato il 28 marzo, scrivendo ancora al Segretario del Cru, al giudice sportivo e alla Commissione Territoriale di II Grado presso il Comitato Regionale Umbria, ribadendo la non responsabilità della società che quindi chiede la revoca dei provvedimenti, ma il Cru risponde di aver inviato la nota alla Procura Federale confermando comunque l’esecutività delle sanzioni”.

In sintesi entro lunedì prossimo il Real Foligno deve trovare 1100 euro altrimenti scattano le procedure e vista la situazione dopo la under 19 rischia di scomparire anche la prima squadra.

Altra botta per il calcio a 5 maschile umbro già ridotto ai minimi termini dopo la tanta gloria degli anni passati. Ma la domanda nasce spontanea:

Sarà un caso che la “vittima” di ciò sia quello stesso Caso che alle elezioni del Cru appoggiava l’aspirante candidato Fiorucci?

Nessun dubbio sulla regolarità dell’applicazione delle norme da parte del Giudice Sportivo e del Cru tutto regolarissimo: ma spesso le leggi si applicano per i nemici e si interpretano per gli amici…

 











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