FOLIGNO – Nel calcio le chiacchiere da bar portano pochi punti e come noto a parlare è il campo. E allora, visti i risultati delle ultime due partite, in casa Foligno aveva ragione il direttore sportivo Manuel Colavita (foto), che ha agito sul mercato con parsimonia ed in modo intelligente.

Un punto con il Rieti e tre in casa del Cascina hanno permesso ai Falchetti di scalare la classifica, portandosi a quota 20 ad un passo dalla salvezza diretta. Se si analizza bene la classifica, fa notare il DS il Foligno è a 13 punti dalla zona play off con due partite da recuperare.

Non vuole assolutamente illudere nessuno Colavita, ma I numeri sono numeri e nel calcio sono la cosa che conta di più. È chiaro che l’obiettivo rimane quello di mantenere la categoria, ma è anche vero che ci sono ancora 14 partite da giocare ed il Foligno quattro le giocherà in appena due settimane.

Sono convinto che ci salveremo – afferma il direttore sportivo – siamo sulla strada giusta. Abbiamo una squadra unita e compatta, un gran gruppo, sono molto contento di tutti. A Cascina abbiamo fatto una grande prestazione, ho visto anche un bel gioco. Abbiamo ottimi giocatori Caruso, Amadio Valentini, Dell’Orso, ma più in generale c’è voglia di giocare con grande grinta.

Il mercato
Sul mercato siamo stati criticati, ma abbiamo rinunciato ai nomi cercando di inserire giovani di valore e del territorio. Abbiamo ringiovanito la rosa ed è proprio sui giovani che vogliamo puntare. La doppia convocazione in Rappresentativa Lnd di Vespa e Bevilacqua è motivo d’orgoglio. Per lo più contro la Sampdoria entrambi hanno disputato una ottima partita con Bevilacqua che ha anche segnato. Il punto fermo del nostro mercato è stato Ciganda. Si tratta di un ottimo giocatore che non avrebbe avuto alcun problema a trasferirsi, ma per la squadra è fondamentale.

Mister Francesco Monaco
Qualche critica è arrivata anche quando abbiamo deciso di affidare nuovamente la panchina a Mister Francesco Monaco. Ammetto che Marmorini ha fatto bene, ma aveva perso due derby di fila e forse a Monaco anche a causa di un calendario difficile non era stato dato il tempo di dimostrare il proprio valore. Non dobbiamo dimenticare che Monaco ha alle spalle oltre 40 anni di professionismo da giocatore e poi da allenatore.

Vogliamo dimostrare sul campo
Comunque il mio obiettivo rimane quello di dimostrare la bontà delle scelte e del nostro operato con i risultati ottenuti sul campo. Solo così possiamo acquisire nuovamente la fiducia dei tifosi, degli sponsor e della città.

I tifosi ed il Blasone
Con i tifosi comunque abbiamo chiarito, ora tutti remiamo nella stessa direzione. Con il supporto del dodicesimo uomo in campo vincere è più facile. Ora ci aspettano quattro partite importanti, UniPomezia, Follonica/Gavorrano, Montespaccato e Arezzo. È difficile fare dei pronostici, possiamo anche scivolare, ma il nostro obiettivo è quello di fare meglio del girone di andata. Basterebbe migliorare nelle gare interne perché il Foligno gran parte dei punti li ha conquistati in trasferta. Giocare al Blasone deve essere un vantaggio, non può penalizzarci e quindi dobbiamo allenarci allo Stadio.

Era il mio sogno da bambino
Per uno come me che è nato e vive a Foligno ed ha giocato nelle giovanili del Foligno lo Stadio Blasone è sacro. Per me il Foligno è una passione ho sempre sognato sin da bambino di diventare il direttore sportivo del Foligno ed il mio obiettivo è quello di restituire dignità e prestigio ad una società che negli ultimi mesi ha rischiato di perderli del tutto.

 

 

 

 

 











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