SPOLETO – Riceviamo e pubblichiamo una nota dei consiglieri di opposizione Ilaria Frascarelli, Gianmarco Profili e Roberto Settimi (foto) Alleanza Civica e Spoleto Popolare relativa all’avviso pubblico del Comune per manifestazione di interesse per gestire il palatenda di via Laureti.

“La storia del Palatenda crediamo che ormai la conosciate tutti e la saltiamo a piedi pari.

Il lupo perde il pelo ma non il vizio! La prima manifestazione d’interesse per un impianto sportivo, andata deserta viste le pesanti richieste, è stata quella del Bocciodromo del Chico Mendes, poi è stata la volta dello Stadio Comunale con altre richieste esorbitanti, che successivamente è stata rifatta con richieste più consone alla realtà, e ci sono state tre manifestazioni d’interesse, che saranno valutate nei prossimi giorni.

Ieri è stata la volta del Palatenda, quel Palatenda che aveva visto uno spiraglio di luce grazie all’accordo che la giunta Cardarelli aveva fatto con la Croce Rossa, accordo che poi è stato sconfessato dal sindaco de Augustinis, che ha dirottato le risorse sulla palestra dell’alberghiero, palestra che a sua volta era prevista nel progetto del polo scolastico di “San Paolo”, anche questo fatto naufragare. Torniamo all’avviso pubblico della manifestazione di interesse per il Palatenda, che è uscita all’improvviso, 10 giorni per aderirvi, senza avere avuto prima nessuna interlocuzione con le Associazioni Sportive locali.

Riassumiamo brevemente: il Palatenda che è un impianto incompiuto, nella manifestazione d’interesse verrebbe concesso a titolo oneroso a 1000,00 € annue (sarebbe bastato un 1€), per 8 anni con un eventuale proroga di un anno, e due mattine alla settimana sarebbe a disposizione delle scuole (chissà perché per due soli giorni, viste le necessità).

Alla Società eventualmente aggiudicataria verrebbero concessi i corrispettivi derivanti dai noleggi dell’impianto ad altre società, cifre che sarebbero irrisorie rispetto agli oneri che andiamo ad elencare: custodia, sorveglianza dell’impianto e delle attrezzature, apertura e chiusura dell’impianto e dei cancelli, eventuale sgombero neve, obbligo di stilare un regolamento di accesso/utilizzo, obbligo di intestarsi a proprie spese entro un mese tutte le utenze, energia elettrica, metano, acqua, raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani.

L’aggiudicataria dovrà inoltre realizzare tutti gli interventi di manutenzione ordinaria per mantenere in stato di efficienza e decoro l’impianto sportivo ed effettuare la nomina di un responsabile alla sicurezza che dovrà essere presente secondo la normativa vigente.

Infine, e questa è la ciliegina sulla torta: dovrà partecipare a bandi per accedere a contributi per migliorare l’efficientamento energetico dell’impianto come ad esempio (guarda caso) il superbonus 110%.

Alla fine abbiamo capito l’obiettivo!

Sarebbe stato più giusto fare una riunione con tutte le Associazioni Sportive, sentire se c’erano società interessate e cercare con una di loro o più, una soluzione per la gestione del Palatenda, ad un cifra anche simbolica (un 1€ che dicevamo prima) ma mantenere in carico all’amministrazione tutto il resto come ora, ad esempio pagare le bollette stratosferiche come lo scorso anno, (6.990,00 € solo nel mese di dicembre ) dovendo poi chiudere l’impianto per il freddo, perché , lo ripetiamo non si riesce a raggiungere nei mesi più gelidi la temperatura necessaria per fare attività sportiva, specialmente nelle ore serali. E solo dopo la partecipazione e aggiudicazione del superbonus e dopo essersi accertati degli effetti positivi sul risparmio energetico, allora e solo allora, fare tutte quelle richieste capestro che leggiamo oggi e che metterebbero nei guai un’azienda sana, figuriamoci un’Associazione Sportiva. Forse ancora si pensa che qualcuno abbia gli anelli al naso e sia uno sprovveduto o che magari le Associazioni sportive abbiano chissà quali tesori da parte, mentre la realtà è che fanno fatica a sopravvivere, specialmente in questo periodo.

Ci domandiamo infine, perché dove la gestione avviene con il progetto “adotta un impianto”, non si possono fare interventi di miglioria, che andrebbero anche a beneficio dell’amministrazione, ma che invece leggiamo nella manifestazione d’interesse per lo stadio comunale si possono fare?

 

Ilaria Frascarelli

Gianmarco Profili

Roberto Settimi











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