PERUGIA – Se nelle altre regioni italiane calciatori e società di Eccellenza scalpitano per tornare in campo, in Umbria si pensa già alla stagione 2021/2022. Saggià decisione quella manifestata dalle società e altrettanto saggia decisione quella del Presidente del Cru Luigi Repace, che ha deciso di accoglierla in pieno e di ratificarla nel prossimo consiglio della LND previsto per il 10 marzo.

In Umbria si era giocata una sola giornata, poi a causa della pandemia il campionato è stato interrotto. Ripartire significherebbe affrontare comunque delle spese a carico delle società che invece possono pensare già, sin da subito, a pianificare la prossima stagione. Naturalmente non partiranno neanche i campionati regionali minori e quelli giovanili rinviati direttamente alla stagione 2021-2022. Bloccate promozioni e retrocessioni.

Le soietà umbre a differenza delle società delle altre regioni avevano già versato per intero la somma in denaro per le iscrizioni ai vari campionati, che però quindi non si sono disputati. Qualche mese fa il Campitello aveva chiesto al CRU la restituzione dell’importo versato.

A tal proposito però è ipotizzabile che il comitato regionale possa considerare le iscrizioni per la stagione 2020/2021, valide anche per la prossima stagione anche con il fine di non perdere le squadre, visto che con il Covid ci sono molte società in difficoltà che potrebbero addirittura rinunciare. In questo caso però potrebbero ipotizzare di chiedere indietro i soldi dell’iscrizione.











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